In entrambe le regioni energetiche la posizione di EAS-TOP, al di sopra dei laboratori sotterranei del Gran Sasso, con la possibilita' (unica) di misure correlate fornisce la possibilita' di sfruttare il numero di muoni di energia oltre il TeV. Questo rappresenta una nuova, importante osservabile che fornisce:
a) per le analisi al ginocchio il contenuto di secondari di alta energia prodotti oltre la regione centrale,
b) alle piu' basse energie la selezione di primari basata sulla loro energia/nucleone, e la ricostruzione della geometria dello sciame.
Inoltre questa connessione tra i dati in superficie e quelli a grande profondita' fornisce nuove informazioni per la interpretazione delle stesse misure nei laboratori sotterranei, in termini di fondi e frequenze di eventi osservati.
Foto 1. Vista aerea di una parte dell'array di EAS-TOP in inverno. I moduli elettromagnetici sono visibili fuori dalla neve; il rivelatore di muoni si trova nella baracca nella parte superiore della foto.
L'apparato, posto a Campo Imperatore, 2000 m s.l.m., 30º rispetto alla verticale dei laboratori sotterranei del Gran Sasso, e' stato in presa dati, in diverse configurazioni, dal gennaio 1989 al maggio 2000. Sono stati riportati risultati in diversi settori della fisica cosmica, quali:
(i) gli spettri primari di protoni ed alfa nella regione di sovrapposizione ed estendendo le misure dirette,
(ii) le caratteristiche del ginocchio nelle diverse componenti degli EAS,
(iii) lo spettro e la composizione primaria nella regione del ginocchio,
(iv) la fenomenologia degli Sciami Estesi Atmosferici,
(v) le anisotropie dei primari,
(vi) i primari gamma,
(vii) l'origine degli sciami penetranti osservati a grande angolo,
(viii) alcuni aspetti delle interazioni di altissima energia rilevanti per la interpretazione dei dati in EAS (sezione d'urto protone-aria, eventi a grande momento trasverso, affidabilita' dei modelli di interazione utilizzati).
Foto 2. Vista del rivelatore di muoni e adroni di EAS-TOP .
Il rivelatore EAS-TOP consisteva di:
- il rivelatore elettromagnetico (foto 1): 35 moduli di scintillatore, 10 m2 ciascuno, completamente efficiente per Ne>105, per la misura del size elettromagnetico dell'EAS (Ne), della posizione dell'asse, e della direzione d'arrivo;
- il rivelatore di muoni ed adroni (foto 2): un calorimetro di 140 m2, composto da 9 strati di ferro di 13 cm ciascuno, e tubi di Iarocci quali elementi attivi, operanti in modo "quasi proporzionale" per la calorimetria adronica ad Eh>50 GeV, ed in streamer per la ricostruzione delle tracce dei mu ad Eµ>1 GeV;
- il rivelatore di luce Cerenkov atmosferica (foto 3): 8 telescopi traccianti, equipaggiati con raccoglitori di luce di superficie 0.5 m2, visti sia da rivelatori a grande risoluzione (1.5 10-5 sr per 96 pixels), che di grande apertura angolare (7 PMT per un totale di 0.16 sr);
- 3 antenne per la rivelazione della emissione radio dagli EAS;
Esso inoltre, operava in coincidenza con i rivelatori di muoni installati nei laboratori sotterranei MACRO ed LVD (Eµ > 1.3 TeV; superficie totale Aµ TeV ≈1000 m2).
Foto 3. Alba su uno dei telescopi Cherenkov di EAS-TOP.